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Il segreto di un ritratto: Giorgio Edmondo Pons
Introduzione
In un angolo nascosto del nostro Museo abbiamo trovato il ritratto fotografico
incorniciato di un signore anziano. La scritta incisa sulla targhetta metallica ivi
fissata ci ha rivelato di chi si trattava: GIORGIO EDMONDO PONS / POLESE /
FONDATORE DELLA BIBLIOTECA E BIBLIOTECARIO / NATO NELL’ANNO 1861
MORTO NELL’ANNO 1922.
Di Giorgio Edmondo Pons sapevamo solamente che era stato il primo bibliotecario della Biblioteca Civica di Pola e uno dei primi direttori del Museo Civico (predecessore del Museo archeologico dell’Istria), e non molto altro.
Volendo apprenderne di più, ci siamo rese conto che la bibliografia che lo riguarda è alquanto scarna. Perciò abbiamo cercato di scoprirne i tratti biografici salienti anzitutto consultando i registri anagrafici e quelli delle sepolture; poi, per esplorarne la vita e l’opera siamo ricorse ad altre fonti: il materiale dell’archivio del Civico Museo di Pola, depositato presso il Dipartimento documentale del Museo archeologico dell’Istria, le relazioni stampate nel primo bollettino museale, ossia negli Atti del Museo Civico della Città di Pola, e le notizie apparse sui giornali polesi e istriani dell’epoca. La documentazione sulla villa di famiglia ci è stata fornita dall’archivio dei beni architettonici della Città di Pola.
Sebbene oggi poco noto, Giorgio Edmondo Pons è stato una personalità di spicco nella vita politica, culturale e pubblica di Pola nel lasso di tempo che va dalla seconda metà del XIX sec. alla prima metà del XX sec. Pons ha lasciato una traccia incancellabile nella storia della nostra istituzione e della città. Abbiamo perciò ritenuto doveroso presentare la narrazione della vita e dell’opera di questo illustre Polesano, per cui questo modesto lavoro è un tentativo di biografare G. E. Pons
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Chi è stato
Giorgio Edmondo Pons
(1861-1922)?
„Giovane intelligente, colto, gentiluomo perfetto“: con queste parole giornalisti e critici descrivevano G. E. Pons in vita (L’Eco di Pola, 12 settembre 1896, A. XI, N. 555, p. 2).
Non venne dimenticato nemmeno dopo la morte, allorché venne scritto quanto segue: „Brillava per genialità e coltura, Giorgio Edmondo Pons, poligrafo, gran divoratore di libri, che saltava con la massima indifferenza dal palcoscenico al comando delle guardie municipali e da questo alla direzione della Biblioteca civica. Prodigo con tutti delle sue cognizioni, affabile, compitissimo, ma nervoso all’eccesso, pigliava cappello per ogni inezia, adombrandosi perfino delle allusioni più innocenti.“ (L’Azione, 23 agosto 1924, A.VI, N. 202, p. 3).
In quanto al luogo e anno di nascita (Pola, 1861) riportati nel registro delle inumazioni e sulla targhetta di metallo apposta sul suo ritratto, non vi è conferma nei libri di stato civile.
Il padre si chiamava Giovanni Rodolfo Pons, francese, nato a Trieste nel 1832.Prestò servizio nella Marina da guerra austriaca, prima a Venezia, poi a Pola. La famiglia Pons, giunta a Pola con tutta probabilità attorno al 1860, fu testimone diretta della vertiginosa crescita della città che in breve tempo si sarebbe tramutata da provincia nel principale, potente porto militare della Monarchia asburgica e in un moderno centro urbano. Nel 1867 Rodolfo Pons fondò a Pola una succursale dello Stabilimento Tecnico Triestino, del quale divenne partner e direttore.
Dopo aver abbandonato il servizio militare, si impiegò presso il municipio polese come consigliere e consulente municipale (Sezione edile, aggiunto tecnico, 1887), ed è rimasto soprattutto noto per essere stato l’ispettore e il primo comandante dei pompieri polesi, dalla loro fondazione nel 1878 al suo pensionamento nel 1897. Fu anche autore di un libro allora assai apprezzato, „Il Pompiere“, pubblicato nel 1884. Morì il 28 febbraio 1898, all’età di 66 anni.
Aveva sposato Bartolomea Luigia nata Gianoni († 11. 3. 1919, all’età di 85 anni), con la quale, in base alle notizie recuperate nei documenti anagrafici, ebbe una decina di figli, dei quali quattro raggiunsero l’età adulta: Edoardo (nato a Venezia, morto il 3. 2. 1907, all’età di 49 anni), Giorgio Edmondo, Giovanna Emilia (sposata Borovicka,nata il 18. 6. 1864, † 21. 8. 1893) e Amalia Maddalena (sposata Löbenhöfer, nata il 21. 3. 1867, † Grado, 7. 7. 1947).
Le prime residenze note della famiglia si trovavano nell’area dell’odierna Via Flanatica (Via Campo Marzio 143, 1869); nell’odierna Piazza Dante, probabilmente nello stabile sede dei Pompieri municipali all’epoca in cui Rodolfo ne era il comandante 12 (Piazza Alighieri, ex abitazione); e in Via Flaccio, in Casa Fabro, I piano (Via dell’Arsenale,1889/1890).
Si fecero in seguito costruire una villa in Via Preradović 16 (Via San Michele 16), nel Sobborgo di San Michele, che allora era già periferia cittadina. Il progetto edile, afferente alla parcella catastale 1033 (oggi 1253) e firmato dall’arch. Angelo Meÿer, dovette venir in parte modificato causa la vicinanza del forte militare di S.Michele. Nel maggio 1890 venne confermata l’autorizzazione d’uso dell’edificio, che comprendeva il pianoterra e il sottotetto. La casa esiste ancora.
Non sappiamo nulla della formazione scolastica di Giorgio Edmondo. La sua fu comunque una vita intensa, dedita al lavoro e alle ricerche storiche. Svolse con abnegazione l’incarico di consigliere comunale, si fece socio di diverse società di carattere didattico-culturale e d’intrattenimento, appoggiando strenuamente le associazioni e le istituzioni che promulgavano l’uguaglianza sociale, la concordia e il benessere dei cittadini.
Ebbe l’incarico di ispettore delle Guardie municipali di sicurezza (1891), corpo istituito nel 1869 allo scopo di mantenere la quiete pubblica e la disciplina stradale, e per un periodo anche quello di ispettore generale dello stesso (1893). In veste di assessore del comparto municipale in questione scrisse il manuale „La sicurezza publica: Un libro d’istruzione“, edito nel 1895.
Nel dicembre 1893 venne eletto direttore e tesoriere del civico Monte di Pietà, società di mutua assistenza, situato in Vicolo del Mare 1 (oggi Piazza Foro 13), ruolo in cui è citato nelle schematiche guide della città degli anni 1894, 1901 e 1905.
Operò in associazioni filodrammatiche e musicali. Come membro della Società Filodrammatica (dal 1878) si dedicò alla recitazione, esibendosi per il pubblico del Politeama Ciscutti, fino a diventare maestro di recitazione egli stesso. Sostenne con totale aderenza il dilettantismo drammatico (1910).
Diresse la compagnia operettistica „Giovanni Gargano“ (1884). Fu attivo nella società Pro Patria (1887), della quale nell’aprile 1888 divenne segretario, il cui principale 13 scopo era „una assennata difesa del Belpaese e della dolce lingua madre“, ispirato al principio della „difesa dell’italianità“.
Con lo pseudonimo „Monoculus“ fu corrispondente del quotidiano triestino „Il Mattino“ (1890). Era noto anche come autore della canzone „Truchi de Pola“ (1891) e per avere scritto il testo della canzone „Le fanciulle di Leibniz-Wagna“ (1917). Fu inoltre membro corrispondente dell’Imperial-regia Commissione centrale per la ricerca e la tutela dei beni culturali (1908).
Presidente del club „Armonia“ (1889), ne fondò e presiedette anche un altro, il club „Rosa“ (1896), finalizzato all’intrattenimento dei soci tramite spettacoli drammatici, concerti, serate danzanti ecc., che si tenevano nella sala Apollo.
Presiedette per un lungo periodo, sin dalla sua fondazione nel 1906, la Società orchestrale polese. La Società promuoveva l’arte musicale e organizzava concerti sinfonici, spettacoli e serate di beneficenza.
In particolare Pons si distinse per il suo operato in seno al Consiglio del Civico Museo Archeologico e della Biblioteca Civica, nella quale ultima lavorò a lungo come bibliotecario. Le due istituzioni erano unificate e ambedue ubicate a due
passi da un monumento antico celebre, l’Arco dei Sergi, in Clivo Santo Stefano 3.
Alla prima riunione del Curatorio, tenutasi il 3 marzo 1902, a G. E. Pons, direttore del Monte di Pietà, venne assegnato l’incarico di bibliotecario e alla Biblioteca con sala di lettura fu riservato un piccolo ambiente al pianoterra del Museo Civico (inaugurato il 3 agosto 1902). La Biblioteca aprì al pubblico il 1.mo gennaio 1903. Unico addetto, G. E. Pons si dedicò anima e corpo a migliorarne il funzionamento e le condizioni per il soggiorno dei lettori, nonché a richiedere maggiori dotazioni municipali per l’acquisto di libri. Già alcuni mesi dopo l’apertura, incominciò a segnalare la necessità di trasferirla in ambienti più adeguati, cosa che tuttavia non gli riuscì di vedere realizzata finché era in vita. Le sue relazioni sul lavoro della Biblioteca dalla fondazione all’anno 1904 sono state stampate nei vol. I, II e III degli Atti del Museo Civico della Città di Pola
Fig. 2 Schizzo della facciata dello stabile della Società operaia polese in Clivo Santo Stefano, che all'inizio del XX sec.
ospitò il Museo Civico e la Biblioteca Civica (Città di Pola
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Nel 1906 fu, per alcuni mesi, gerente provvisorio del Museo e poi, nuovamente, dal 1912 al 1917. Al momento della sua morte il fondo della Biblioteca Civica contava all’incirca 13.000 volumi.
Non era ammogliato. Morì il 15 luglio 1922 e come causa del decesso nei registri anagrafici venne riportato: angina pectoris. Venne sepolto due giorni dopo nel Cimitero civico di Monte Ghiro, nella tomba di famiglia. A testimonianza dello straordinario prestigio sociale di cui godeva, resta fra l’altro il fatto che ad accompagnarlo all’ultima dimora furono una moltitudine di concittadini e i rappresentanti di tutte le associazioni civiche. In suo onore il corteo funebre passò sotto l’Arco dei Sergi, monumento cui Pons aveva dedicato una delle sue opere.
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G. E. Pons, la bibliografia
La sicurezza publica: un libro d’istruzione, Pola, 1895 (Pola : Tip. Editrice C. Martinolich)
Guida pratica alla regolamentazione della sicurezza pubblica nel senso della tutela della vita, della famiglia, dell’onore, dei beni e della libertà degli abitanti di Pola. Fornisce in chiusura una breve rassegna di spiegazioni terminologiche, l’indice in ordine alfabetico dei termini e il sommario.
Nell’Istria: uno studio, Milano: Tipografia Capriolo & Massimino, 1901 (Milano: Tipografia Capriolo & Massimino)
Dramma al cui centro c’è il tragico amore di un’Istriana e di un Italiano, distrutto dall’incontenibile gelosia di un giovane del posto innamorato della ragazza.
Antichità polesi: i fregi d’arme sull’Arco dei Sergi in Pola, [Pola]: [s. n.], 1910 (Pola : Fratelli Niccolini)
È la sua opera più importante e rappresenta una ricerca minuziosa sull'importanza storica, architettonica e culturale dell’Arco dei Sergi, situato nel cuore della città e innalzato in onore della famiglia Sergia (Sergii). L’autore riporta l’elenco e la descrizione dettagliati di tutti i tipi di armi raffigurati nei fregi dell’Arco e analizza le scene quotidiane ispirate alle campagne militari e i motivi mitologici e apotropaici riprodotti. Il libro, riccamente illustrato e scrupolosamente scritto, venne stampato nel 1910 in occasione della Prima esposizione provinciale di Capodistria, dove Pons intese presentare gli esiti delle sue ricerche come contributo alla comprensione della storia di Pola e dell’Istria.
Pola antichissima, Pola : Stabilimento Tipografico Francesco Rocco, 1922 Questo libriccino racconta la storia di Pola e concede particolare rilievo alle varie teorie sulla sua origine. L’autore soppesa le diverse ipotesi storiche, espone le proprie conclusioni, respinge la teoria sull’origine greca del nome “Pola” e afferma che i primi immigrati qui giunti sarebbero stati popoli dell’area mediterranea o africana collegati alla civiltà pelasgica. Lascia aperta, proprio a causa della mancanza di prove storiche solide, la questione dell’origine di Pola rimandandola a ulteriori dibattiti. L’opera venne scritta negli anni Venti, motivo per cui riflette gli approcci scientifici dell’epoca, cionondimeno la ricerca di Pons offre una visione profonda e circostanziata del passato della città e della sua importanza nel mondo romano.
Fig. 4 Opere pubblicate di G. E. Pons. Fig. 5 Corrispondenza di G. E. Pons (dall'archivio del MAI).
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Catalogo
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1. Ritratto di Giorgio Edmondo Pons
Autore ignoto
Pola, 1922
Fotografia, bianco e nero, cartone
61,8 × 46,6 cm; cornice 76,2 × 61,2 cm
Effigie di uomo anziano ripreso fino alla cintola, profilo sinistro, con baffi, capelli ben pettinati. Indossa una camicia bianca, un cappotto nero e la cravatta a farfallino. Sfondo neutro.
Segnatura (nell'angolo inferiore sinistro): FMelloli (?) / Pola 1922.
Cornice semplice di legno, rettangolare. Al centro del lato inferiore è fissata una targhetta metallica con la scritta: GIORGIO EDMONDO PONS / POLESE / FONDATORE DELLA BIBLIOTECA E BIBLIOTECARIO / NATO NELL'ANNO 1861 MORTO NELL'ANNO 1922.
Foto inedita. Custodita presso il Museo archeologico dell'Istria. Interventi di conservazione restaurativa nel 2024.
2. N.ro inv. 14551 (fondo della Biblioteca universitaria di Pola)
La sicurezza publica: un libro d'istruzione / G. E. Pons. – Pola,
1895. (Pola : Tip. Editrice C. Martinolich). - pagg. 192; 22 cm
3. N.ro inv. P 65/2016 (fondo della Biblioteca del MAI)
Antichità polesi: i fregi d'arme sull'Arco dei Sergi in Pola / G. E. Pons. - [Pola] : [s. n.],
1910. (Pola : Fratelli Niccolini). – pagg. 33; [2] elenco con illustrazioni; 30,5 cm.
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Fonti
Museo archeologico dell'Istria, Pola; materiale d'archivio
Città di Pola, Assessorato all'urbanistica, investimenti e progetti di sviluppo; archivio dei
beni architettonici
Archivio di stato di Pisino; HR-DAPA-40, Comune di Pola 1845-1918, HR-DAPA-541,
Notai di Pola, Dr. Felice Glezer
Museo storico e navale dell'Istria, Pola; Registro delle sepolture del Cimitero civico di Pola
Giornali: Il Giornaletto di Pola, Il Popolo Istriano, L'Azione, La Provincia, L'Eco di Pola,
L'Istria, POLA
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Bibliografia
Atti 1903. Atti del Museo Civico della Città di Pola, I. Annata, 1902. Pola.
Atti 1904. Atti del Museo Civico della Città di Pola, II. Annata, 1903. Pola.
Atti 1905. Atti del Museo Civico della Città di Pola, III. Annata, 1904. Pola.
Atti 1924. Atti del Museo Civico della Città di Pola, IV. Annata, dal 1905 al 1923. Pola.
CODACCI-TERLEVIĆ, G. 2017. Sergiis in honorem, Katalozi Edukacijskog odjela 17, Pula.
DOBRIĆ, B. 2003. Kultura čitanja i nacionalni pokreti. Čitalačka društva i knjižnice u Puli u drugoj polovici 19. i prvoj polovici 20. stoljeća. Pula.
DONORÀ, L. 2003. Danze canzoni inni e laudi popolari: dell'Istria di Fiume e Dalmazia, Trieste.
GORTAN-CARLIN, I. P. 2000. Pulska glazbena društva, u: Ivana Paula Gortan-Carlin (ur.), Zbornik radova Drugog međunarodnog muzikološkog skupa "Antonio Smareglia i njegovo doba", Novigrad, 319-344.
GORTAN-CARLIN, I. P. 2001. Glazbenici u Puli na prijelazu 19. i 20. stoljeća (1880-1918), Arti musices: hrvatski muzikološki zbornik, 32/1, 77-88.
Guida amministrativa e commerciale dell'Istria per l'anno 1901. Pola.
Guida scematica amministrativa, commerciale e corografica per l'Istria e la Dalmazia con unito l'almanacco cattolico, greco ed israelitico per l'anno comune 1894. Gorizia.
Guida scematica ed almanacco della città di Pola. Strenna del Giornaletto di Pola per l'anno 1905. Pola.
KRIZMANIĆ, A. 2023. Prostorni razvitak Pule 1813. – 1918. Graditeljsko nasljeđe Pule 1813. – 1918. Pula.
MARSETIČ, R. 2013. Il cimitero civico di Monte Ghiro a Pola. Simbolo dell'identità cittadina e luogo di memoria (1846-1947). Collana degli Atti N. 35, Rovigno.
MATIJAŠIĆ, R. 1994. Arheološki muzej Istre u Puli 1902 - 1982. Histria archaeologica 13-14/1982-1983. Pula, 1-32.
UJČIĆ, Ž. 2002. Tisućljeća u stoljeću. Povodom stogodišnjice Arheološkog muzeja Istre. Monografije i katalozi 12, Pula.
ZENZEROVIĆ, K. 2020. Zgrada Gradskog muzeja u Puli. Histria archaeologica 50/2019. Pula, 349-365.
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Il segreto di un ritratto: Giorgio Edmondo Pons
Mostra
Via Carrara 4, Pola
Una finestra sul passato
28. 1. - 27. 5. 2025.
Autrici della mostra e del testo:
Adriana Gri Štorga, Milena Špigić, Katarina Zenzerović
Organizzatore ed Editore:
Museo archeologico dell’Istria
Rappresentante dell’Organizzatore e dell’Editore:
Darko Komšo
Redazione:
Darko Komšo, Adriana Gri Štorga, Katarina Zenzerović
Autore dell’allestimento, veste grafica:
Vjeran Juhas
Autori delle fotografie:
Tanja Draškić Savić, Vjeran Juhas
Digitalizzazione:
Irena Buršić, Ivo Juričić
Interventi restaurativi:
Nikolina Cvitanović ( Archivio di Stato di Spalato),
Lejla Šantić Jurčić (RiVive j.d.o.o. Čavle)
Materiale in prestito:
Biblioteca universitaria di Pola
Traduzione italiana:
Elis Barbalich-Geromella
Traduzione inglese:
Neven Ferenčić
Revisione del testo croato:
Dubravka Blaško
Correzione dei testi:
Irena Buršić, Giulia Codacci-Terlević
Stampa: MPS Pula
Tiratura: 500
Pula / Pola, 2025.